ANNO 4 – N. 5-6 SETTEMBRE-DICEMBRE 2022

E il Verbo si fece carne e divenne me


IL VANGELO di Giovanni ci richiama in modo sublime a questa realtà vivente: non solo il Verbo venne ad abitare in mezzo a noi, genericamente confuso tra la gente, ma facendosi carne è entrato proprio in me, che vivo qui su questa terra, perché Gesù Bambino “Non è il Dio dei morti, ma dei viventi!”. È questo l’Avvento e il Natale che dobbiamo vivere: il momento di dire sì, di acconsentire, di lasciarsi fare, plasmare, trasformare. Siamo templi vivi di un tesoro inestimabile. Tutti. Nessuno escluso! Prendo a prestito una sintesi molto bella di S.E. Mons. Erio Castellucci, Vescovo di Modena-Nonantola e Carpi: “Dio è con noi. È con noi nella notte della fatica e del dolore, facendo balenare una luce; è con noi in mezzo ai decreti, trasformandoli in opportunità per attingere all’essenziale; è con noi nella grotta della paura, alleviando la solitudine; è con noi sulla mangiatoia della fragilità, facendovi spuntare la vita. Proprio questo è il suo nome: Emmanuele, Dio con noi”. Vivremo anche quest’anno purtroppo un Avvento e un Natale feriti: per gli strascichi della pandemia del covid, per le troppe famiglie divise o in difficoltà, per la perdita del lavoro e delle morti sul lavoro, per le violenze tra giovani e non solo, ma soprattutto per l’immane tragedia della guerra in Ucraina che ancora non vede uno spiraglio di pace. Ma l’Amore si è fatto ogni carne, ha abitato, impregnato ogni essere, fosse pure disprezzato, sporco, indegno, malato, omicida. Ciascun uomo è ora un frammento di Dio, abitato dall’energia divina che tutto crea e rinnova. Da qui la profonda e incommensurabile dignità di ogni persona, al di là di ciò che ha commesso, della propria morale, del proprio stato fisico, del proprio credo e di qualsiasi altra cosa. Quel Bambin Gesù deposto in una mangiatoia, che contempliamo con fede commossa, è il Dio che è venuto a incontrare, a incoraggiare, a salvare l’uomo, là dove l’uomo concretamente si trova, in tutte le sue ansie e in tutte le sue debolezze. Qualunque sia la tua disperazione sappi che un Amore infinito ti ha raggiunto! Per quanto sia grande il vuoto, esso è stato colmato perché il Signore è per sempre con noi, è diventato ME! Il Figlio di Dio è nato scartato per dirci che ogni scartato è figlio di Dio: ogni tristezza, ogni sfiducia è vinta, perché il Natale è la decisione irrevocabile di Dio di essere dalla parte dell’uomo. E Dio ama fare cose grandi attraverso le nostre povertà… quindi PARTECIPA ANCHE TU a dare speranza alle nostre famiglie, alle nostre comunità, alle nostre missioni in Argentina, Perù e Bielorussia! 
Buon Natale!